Schermi TV, come sono cambiati in 90 anni di storia

I primi apparecchi nel 1928, poi l’introduzione dei colori, l’evoluzione agli schermi al plasma fino al futuro del Full Ultra HD- 4K. Dal lancio del primo televisore sono passati più di 90 anni, eppure la sua popolarità non è mai calata, tanto da diventare un elettrodomestico centrale e imprescindibile in quasi tutte le case.

Il primo televisore nient’altro era che una radio con l’aggiunta di un dispositivo televisivo costituito da un tubo al neon, con dei fori che riproducevano un’immagine molto piccola raddoppiata da una lente di ingrandimento. La prima vera rivoluzione è avvenuta negli anni ’70 con l’introduzione dei colori, che ha ufficialmente decretato la TV a tubo catodico come prodotto di consumo di massa. L’avvento del digitale, poi, ne ha rivoluzionato oltre alla componentistica, la funzionalità. Oggi la smart TV offre la possibilità non solo di godersi i canali televisivi ma anche di connettersi a internet, usufruire di piattaforme per lo streaming, installare e utilizzare app. E l’evoluzione non si ferma. I televisori del futuro saranno arrotolabili, modulari e in Full Ultra HD.

E i nostri occhi?

Dopo una lunga giornata al lavoro o a scuola, non c’è nulla di meglio che accomodarsi sul divano davanti alla TV. Attenzione alla vista! La televisione può affaticare gli occhi. Per questo è opportuno rispettare alcuni accorgimenti.

Mai al buio È importante non guardarla al buio ma illuminare adeguatamente la zona tv con luce delicata e diffusa. Senza riverberi e riflessi, l’occhio non si sforza inutilmente e migliora la percezione dei dettagli dell’immagine, del contrasto e del colore.

Più la tv è grande, più bisogna guardarla da lontano. Se si è troppo vicini a uno schermo grande si rischia di dover spostare la testa durante la visione o di essere disturbati dalle immagini o dalla luminosità. Se si è troppo lontani da uno schermo piccolo, si affatica la vista cercando di cogliere le immagini.

Tv e Bambini Spesso i bambini hanno la cattiva abitudine di stare molto vicini alla TV (come anche allo schermo del computer), affaticando l’occhio e la sua funzione “accomodativa”. Inoltre la visione ravvicinata del monitor determina una minore frequenza dell’ammiccamento oculare con conseguente secchezza oculare. Il consiglio è di mantenerli a una distanza di almeno 2-3 metri e mai da sdraiati sul pavimento. Nonostante sia una posizione tanto amata dai bambini, questa postura scorretta può stressare il collo e gli occhi, causando mal di testa.

Luce blu: gli effetti sugli occhi. TV, smartphone, computer, tablet, sono sempre più parte integrante della vita di grandi, una “dipendenza tecnologica” che si sviluppa già da piccoli. Tutte queste sorgenti di luce hanno una cosa in comune: emettono grandi quantità di luce blu.

Se per lavoro, studio o divertimento si trascorrono molte ore davanti ai dispositivi potrebbe essere opportuno indossare occhiali con filtri protettivi. Tutte le lenti, infatti, possono essere dotate di specifici trattamenti “blue block” per proteggere gli occhi dai possibili effetti dannosi della luce blu. Rappresentano un valido strumento di prevenzione e contribuiscono a ridurre efficacemente l’affaticamento visivo.

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