A scuola occhio alla postura: cattive posture e impugnatura danneggiano la vista.

Di tutti i nostri sensi, la vista è probabilmente quello più sviluppato e più importante per lo svolgimento di qualsiasi attività: l’83% delle informazioni che raccogliamo ogni giorno, infatti, passa dai nostri occhi. La percentuale cresce fino al 90% nelle fasi di crescita di un bambino.

1 bambino su 4 in età scolare manifesta un disturbo visivo. Attualmente si stima che 1 bambino su 4 in età scolare manifesta un disturbo visivo che incide negativamente sulla concentrazione, sulle capacità di lettura e di apprendimento. Fra le possibili cause dei disordini ritroviamo: fattori ambientali, climatici, di illuminazione e posturali.

Le alterazioni posturali nei più piccoli possono danneggiare la vista. Analizzando i fattori posturali è emerso che fin dall’età pediatrica le prolungate attività sedentarie inducono ad assumere posizioni asimmetriche, schiena curva, testa inclinata e posizioni troppo vicine agli oggetti. Queste abitudini si ripetono anche sui banchi di scuola. Già dalla prima elementare vi sono schemi motori impropri, la maggior parte dei bambini scrive e legge in posizioni scorrette, con la testa piegata su un lato, con il foglio troppo vicino agli occhi, con la schiena curva. Passando dalla prima elementare alla quinta c’è un graduale peggioramento dell’atteggiamento posturale e, di conseguenza, dei disturbi visivi.

Anche la scrittura è una delle maggiori cause di deterioramento visivo. Se i bambini non hanno una buona presa della penna, alterano la postura in maniera importante. Non vedendo quello che scrivono, infatti, sono costretti a ruotare il capo e avvicinarsi al quaderno.

È fondamentale che i bambini siano nelle condizioni ottimali per poter svolgere le loro attività visive al meglio, soprattutto “da vicino” che rappresenta la distanza di lavoro capace di stressare e sforzare maggiormente il proprio sistema visivo. Come possiamo aiutarli ad essere efficienti a questa distanza?

Postura corretta
Quando il bambino è seduto deve mantenere una posizione dritta della colonna vertebrale (a 90 gradi rispetto al terreno), gli arti si devono posizionare a 90 gradi fra di loro. L’altezza di banchi e sedie deve essere proporzionata al bambino che li usa, per evitare una posizione forzatamente curva della colonna vertebrale, i piedi devono essere appoggiati a terra. La distanza occhi-piano di lettura è quella di Harmon, che va dal gomito alla seconda nocca del dito medio.

L’impugnatura corretta della penna facilita una postura corretta

La presa ideale si fa con le tre dita elettive per la scrittura: pollice, indice e medio e ad una distanza di due dita dalla punta, in modo da vedere quello che si scrive.
La penna deve essere presa nella maniera più leggera possibile, in modo da lasciare il polso libero di ruotare in tutte le direzioni, una presa forte della penna potrebbero produrre inutili tensioni e affaticamenti alle mani, ai polsi e alle braccia.

OXO e Pelikan insieme per favorire il corretto apprendimento scolastico
OXO Italia grazie alla partnership con Pelikan, lo storico marchio di prodotti per la scrittura, punta a sensibilizzare le famiglie con figli in età scolare sull’importanza di utilizzare strumenti da scrittura che portino ad acquisire la corretta impugnatura, indispensabile per mantenere postura e visione corrette.

Da Giugno a Settembre, i centri ottici OXO Italia, oltre ad occuparsi della corretta visione degli studenti e dell’approntamento del corretto occhiale completo – con montature adatte e lenti con trattamenti conformi alle necessità visive dei ragazzi di oggi (protezione alla luce blu-viola; filtro UV, antiriflesso, fotocromatico, etc) attraverso un semplice “gioco” e l’uso dell’innovativa penna Pelikan GRIFFIX® (disponibile per mancini e destrimani), potranno indicare e far sperimentare a bambini e ragazzi qual è la corretta impugnatura in grado di migliorare il loro benessere visivo e posturale, una preziosa consulenza a supporto di tutte le famiglie.

Fonti
Elliot B. Forrest O.D.: Visione e Stress, EASV Albo degli Optometristi 1993

Indagini di “I quaderni di comunicazione sanitaria”